Pubblicato 16 Ottobre 2014
Sono stati più di dieci giorni di intenso lavoro politico e di pubbliche relazioni, quelli affrontati di recente dalla Fipo per far sì che la proposta di istituire una licenza a pagamento per la pesca sportiva in mare, contenuta in un emendamento alla prossima legge Finanziaria, venisse cancellata.
Da quando ai primi di ottobre l’idea di tassare per € 200 i pescatori dalla barca e € 20 quelli da riva è stata infatti resa pubblica, la Presidenza della Fipo ha avuto costanti colloqui, riunioni ed incontri con diversi rappresentanti del Parlamento italiano per scongiurare l’istituzione di un’ennesima ingiusta tassa che, in questo caso, colpirebbe l’attività sportiva svolta da circa 1 milione di cittadini.
Da quando ai primi di ottobre l’idea di tassare per € 200 i pescatori dalla barca e € 20 quelli da riva è stata infatti resa pubblica, la Presidenza della Fipo ha avuto costanti colloqui, riunioni ed incontri con diversi rappresentanti del Parlamento italiano per scongiurare l’istituzione di un’ennesima ingiusta tassa che, in questo caso, colpirebbe l’attività sportiva svolta da circa 1 milione di cittadini.