FIPO, Federazione italiana produttori e operatori articoli da pesca sportiva
La Fipo è l’associazione che raccoglie al suo interno le aziende che operano in Italia nel settore della pesca ricreativa. Scopo della Federazione è la promozione della pesca sportiva, la valorizzazione del mercato nazionale ed internazionale, la costruzione di una rete di rapporti istituzionali validi a qualificare la figura del pescatore.
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“È stata presentata lo scorso 22 luglio in Senato un’interrogazione sull’odioso fenomeno del bracconaggio in acque interne per chiedere al ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, come intenda agire per cercare di fermare l’illegalità che colpisce soprattutto il Po e gli ecosistemi fluviali limitrofi dove, con attrezzi illeciti, operano bande di veri e propri criminali senza scrupoli”. Lo comunica in una nota il presidente della Fipo, Ciro Esposito, che già nei primi mesi del 2015 si era adoperato per sensibilizzare le Istituzioni, in primis il Parlamento italiano, ad adottare provvedimenti idonei a bloccare i bracconieri dell’area veneta ed emiliano – romagnola.
“Con questa interrogazione mi auguro che finalmente il nostro Parlamento prenda coscienza della gravità della situazione e del danno che subiscono i nostri fiumi, già duramente colpiti dalla perdita della biodiversità originaria e sempre più maltrattati da soggetti criminali che, di certo, non sono degni di essere definiti pescatori – aggiunge il presidente Esposito -. Il problema del bracconaggio mette per giunta a rischio la salute dei consumatori poiché il pescato finisce spesso illegalmente sui mercati, come hanno accertato gli organi di Polizia giudiziaria durante le azioni di contrasto effettuate nell’area del basso Po”.
“La Fipo auspica che questa interrogazione possa avere una chiara e rapida risposta da parte del ministro dell’Agricoltura, mentre proseguirà nel suo impegno costante per tutelare le aziende, i negozianti ed i numerosi appassionati pescatori ormai stanchi di assistere impotenti allo scempio che colpisce le nostre acque interne”, conclude il presidente Esposito.
In allegato il testo completo dell’interrogazione del Senato n. 4-04340 del 22 luglio 2015 sul bracconaggio in acque interne.
“Con questa interrogazione mi auguro che finalmente il nostro Parlamento prenda coscienza della gravità della situazione e del danno che subiscono i nostri fiumi, già duramente colpiti dalla perdita della biodiversità originaria e sempre più maltrattati da soggetti criminali che, di certo, non sono degni di essere definiti pescatori – aggiunge il presidente Esposito -. Il problema del bracconaggio mette per giunta a rischio la salute dei consumatori poiché il pescato finisce spesso illegalmente sui mercati, come hanno accertato gli organi di Polizia giudiziaria durante le azioni di contrasto effettuate nell’area del basso Po”.
“La Fipo auspica che questa interrogazione possa avere una chiara e rapida risposta da parte del ministro dell’Agricoltura, mentre proseguirà nel suo impegno costante per tutelare le aziende, i negozianti ed i numerosi appassionati pescatori ormai stanchi di assistere impotenti allo scempio che colpisce le nostre acque interne”, conclude il presidente Esposito.
In allegato il testo completo dell’interrogazione del Senato n. 4-04340 del 22 luglio 2015 sul bracconaggio in acque interne.